Venezia fu per secoli la porta d’Oriente, punto di scambio e di influenze nel gioco virtuoso tra Levante e Ponente. Rialto fu il centro di questa città magnifica, luogo d’incontro di profumi, sapori, persone e culture.
Qui c’era la naranzaria, l’antico magazzino dove venivano stoccati gli agrumi che provenivano dal bacino del Mediterraneo.
Qui oggi c’è Naranzaria, un angolo suggestivo sul Canal Grande all’interno delle “Fabbriche Vecchie”, progettate dal “Proto” Antonio Scarpagnino dopo il terribile incendio del 1514 e riedificato tra l’antichissima Chiesa di San Giacometto e il Campo dell’Erbaria. Qui i piaceri e il calore dell’osteria e della piccola cucina di tradizione, si uniscono alla freschezza dei prodotti dell’orto biologico di Vistorta, ai sapori tipici dell’entroterra della Serenissima, ai grandi salumi della tradizione della pianura Padano-Veneta e i ai vini delle Venezie e di altre regioni italiane. Questa è l’essenza di Naranzaria, essere ancora, in città, il luogo d’incontro di profumi, sapori, tradizioni, persone e culture e dove la semplicità delle proposte culinarie racchiudono il principio “sano” del convivio e dello stare.
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